La blockchain TON (Telegram Open Network) ha recentemente subito un significativo guasto, interrompendo la produzione di blocchi per oltre sette ore. Questo incidente, che ha avuto luogo in piena effervescenza intorno al lancio del memecoin DOGS, solleva domande sulla solidità dell’infrastruttura di TON e sulle implicazioni per il suo futuro. Mentre la rete riprende le sue attività, l’impatto di questa interruzione sulla fiducia degli investitori e sulla percezione del progetto resta da valutare.
Le cause della rottura
Il guasto della blockchain TON è stato attribuito a un sovraccarico anomalo della rete, causato da un afflusso massiccio di transazioni legate all’airdrop del memecoin DOGS. Il lancio ha suscitato un notevole interesse, portando a 150.000 transazioni al minuto, che hanno rapidamente superato la capacità di elaborazione della rete. I validatori hanno incontrato difficoltà nel mantenere il consenso, che ha portato alla completa cessazione della produzione di blocchi. Questo evento mette in evidenza le sfide tecniche che i blockchain emergenti devono affrontare, soprattutto quando sono soggetti a carichi di lavoro imprevisti.
L’impatto sulla fiducia degli investitori
L’incidente ha suscitato reazioni contrastanti nella comunità crypto. Sebbene la blockchain TON abbia ripreso le sue operazioni, la fiducia degli investitori è messa a dura prova. Le interruzioni della rete possono portare a una maggiore volatilità dei prezzi e all’esitazione dei nuovi investitori, che potrebbero temere per l’affidabilità della piattaforma. Il prezzo di Toncoin, il token nativo di TON, ha già mostrato segni di debolezza, con un calo di quasi il 18% nella settimana successiva al blackout. Inoltre, il recente arresto di Pavel Durov, co-fondatore di Telegram e TON, aggiunge un ulteriore strato di incertezza.
