A quanto pare, l’exchange di criptovalute Bybit ha reagito con decisione al suo recente hack, acquistando Ether (ETH) per un valore di 742 milioni di dollari in soli due giorni. L’enorme acquisizione, avvenuta poco dopo il furto da 1,4 miliardi di dollari attribuito al Lazarus Group, solleva interrogativi sulla strategia di Bybit per riconquistare la fiducia dei suoi utenti e stabilizzare il prezzo dell’ETH. Questo articolo analizza i dettagli di questi acquisti, il contesto dell’attacco informatico e le implicazioni per Bybit e il mercato Ether.
Bybit: un’acquisizione di Ether in due fasi
Secondo la società di analisi blockchain Lookonchain, Bybit avrebbe effettuato questi enormi acquisti di Ether tramite due indirizzi wallet separati. L’indirizzo “0x2E45…1b77” avrebbe acquisito 157.660 ETH (del valore di 437,8 milioni di dollari) dalle società di investimento in criptovalute Galaxy Digital, FalconX e Wintermute, tramite transazioni over-the-counter (OTC). Questi acquisti sono stati effettuati il 22 febbraio.
Un’altra acquisizione, stimata in 304 milioni di dollari di Ether, sarebbe stata effettuata dall’indirizzo “0xd7CF…A995” tramite piattaforme di scambio centralizzate e decentralizzate. Lookonchain, citando i dati di Arkham Intelligence, ritiene che sia “probabile” che questo indirizzo sia collegato anche a Bybit. Arkham indica che questo indirizzo ha interagito con i portafogli caldi Binance e MEXC. Per costituire i rispettivi importi sono stati effettuati diversi trasferimenti a questi indirizzi.
Reazione all’attacco hacker da 1,4 miliardi di dollari
Gli acquisti avvengono in un momento di crisi per Bybit, in seguito al massiccio attacco informatico del 21 febbraio che avrebbe consentito al gruppo Lazarus, sostenuto dallo Stato nordcoreano, di rubare 1,4 miliardi di dollari. L’hacking è il più grande nella storia delle criptovalute, rappresentando oltre il 60% di tutti i fondi rubati nel 2024. Lookonchain stima che Bybit abbia ricevuto 446.870 ETH, per un valore di circa 1,23 miliardi di $, da prestiti, depositi di whale e acquisti, che rappresentano quasi l’88% degli 1,4 miliardi di $ rubati.
Parallelamente a questi riacquisti di ETH, Bybit ha dovuto anche far fronte a massicci prelievi da parte dei suoi clienti, che hanno prelevato oltre 5,3 miliardi di dollari il 22 febbraio. Nonostante questi massicci prelievi, il revisore contabile Hacke assicura che le riserve della piattaforma superano ancora gli impegni presi e che i fondi degli utenti restano pienamente garantiti. Secondo i dati di CoinGecko, il prezzo di Ether è sceso di oltre il 7% in 7 ore, da $ 2.831 a $ 2.629 dopo l’hacking, ma da allora è risalito a $ 2.765.